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Riesumazioni

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Sebbene le religioni malgasce identifichino un Dio-creatore in Andriamanitra, il culto più diffuso è quello rivolto agli antenati o Razana. Gli antenati sono potenti e la loro protezione è necessaria ai vivi sia sul piano spirituale che materiale. Le disgrazie, le sfortune e le malattie sono in genere concepite come il risultato di inadempimenti nei confronti degli antenati, o come punizioni inflitte dagli antenati a chi si comporta in modo disonerovole. Gli antenati vengono invocati anche per avere protezione quando si dà inizio a un'impresa importante, come un matrimonio o la costruzione di una casa. 
La morte rappresenta il passaggio dalla vita alla condizione semi-divina dei Razana, ed è accompagnata da una complessa ritualità, variabile di regione in regione. I Merina degli altopiani centrali avvolgono il defunto in un sudario di seta, e per qualche tempo riceve le visite dei parenti; in seguito, viene trasportato alla tomba. In genere, il tragitto verso la tomba include un'ultima visita ai luoghi cari al defunto. I Mahafaly e gli Antandroy danzano mentre trasportano il defunto, scuotendo la bara, e il funerale è accompagnato dal sacrificio di un certo numero di zebù. La cerimonia si protrae per diversi giorni e diverse notte, con danze e canti, e si conclude con un pasto in cui si mangia la carne dei bovini sacrificati; le corna invece sono in genere deposte su un monumento in onore del defuno.

Famadihana (la cerimonia del disseppellimento)
Al momento del decesso e del seppellimento, un Mpanandro (una sorta di astrologo) determina la data e l'ora in cui dovrà svolgersi la famadihana, ovvero il disseppelimento rituale. In genere, questo rito ha luogo molti anni dopo il decesso. Il corpo viene riesumato e portato in processione, accompagnato da canti, musica e scherzi. Si fanno regali al morto, lo si avvolge in un sudario nuovo, e gli si fa fare sette volte il giro della tomba. Nuovamente, come al funerale, si sacrificano zebù e i partecipanti alla cerimonia ne mangiano insieme la carne.
 
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